I Bicchieri Giusti: Una Guida a Calici e Bevande

Cosa rende tanto efficace il sale per lavastoviglie?

È una credenza diffusa quella che il modo migliore di lavare i calici con stelo sia di farlo a mano: molte persone sono convinte che le lavastoviglie li rendano opachi, oppure li possano rompere durante il lavaggio. Fortunatamente, oggi le lavastoviglie sono molto più sofisticate di come erano un tempo, ed in difesa dei tuoi bicchieri ci sono oggi prodotti come Finish Quantum e Finish Brillantante. Poiché tuttavia ogni bicchiere è diverso dall'altro, non si può pensare di lavarli tutti nello stesso modo. Dovrai prendere in considerazione le diverse tipologie di forme, dimensioni e spessori nel tuo approccio di lavaggio, e ricordarti che l'accuratezza con cui posizionerai ciascun bicchiere nella lavastoviglie ti aiuterà a metterlo al sicuro prevenendo rotture accidentali.

Qui di seguito troverai una semplice guida in cui sono trattati i motivi per i quali esistono così tante tipologie di bicchieri, e che offre anche consigli utili che ti consentiranno di lavarli in modo sicuro ed efficiente.

Bicchieri da vino

Esistono due tipologie principali di bicchieri da vino: quelli per i rossi e per i bianchi. I calici per i vini rossi sono caratterizzati da una forma ampia e panciuta, e da uno stelo corto; al contrario, quelli per i vini bianchi sono più alti ed affusolati. Queste differenze sono dovute al fatto che i vini rossi hanno bisogno di uno spazio più ampio ossigenarsi e liberare così i loro complessi sentori, mentre i vini bianchi al contrario hanno bisogno di bicchieri stretti che li proteggano dall'ossidazione preservando la loro più delicata aromaticità.

Come del resto si consiglia per ogni tipo di bicchiere, è importante collocare i calici per il vino nella parte superiore della lavastoviglie, lontani da qualsiasi altra stoviglia. Per fare spazio ai calici per i bianchi potrebbe essere necessario abbassare il livello del cestello superiore, caratteristica che però è disponibile solamente in alcuni modelli di elettrodomestici più recenti. È altrettanto importante che le coppe non si tocchino, poiché ciò potrebbe causare rotture accidentali, perciò disponile in modo accurato limitandone il tintinnio ai soli brindisi.

Bicchieri per Martini

Queste tipologie di bicchieri nacquero agli inizi del ventesimo secolo come evoluzione dei modelli da cocktail. Il loro design viene considerato un'evoluzione di quello dei calici per il vino rosso, il cui scopo è migliorare l'ossigenazione della bevanda. La forma conica e il profilo concavo dei modelli per Martini assicurano al contenuto la massima esposizione all'aria, permettendo quindi alle componenti aromatiche di essere meglio percepite ed apprezzate da chi sta degustando la bevanda. Secondo una spiegazione alternativa, tuttavia, il design di questi bicchieri sarebbe frutto dell'epoca del proibizionismo: in caso di blitz all'interno di una rivendita clandestina di alcolici, bastava un semplice movimento del polso per liberarsi della bevanda compromettente.

I calici per cocktail e Martini devono essere lavati con attenzione, dal momento che sono dotati di steli più lunghi e delicati rispetto ai loro corrispettivi per vino. È altresì importante assicurarsi che i calici siano ben spaziati, per evitare contatti con altri oggetti circostanti.

Bicchieri da Brandy

Lo stelo corto dei modelli da brandy è associato a un'ampia area esposta all'aria, che permette all'alcool di evaporare in modo più veloce. Inoltre la sua forma unica fa sì che il calice si riempia dei sentori del brandy, consentendo al degustatore di apprezzarne al meglio l'intensa aromaticità.

Per via del loro design, questi calici possono essere lavati con la stessa modalità descritta per i modelli da vino rosso. Non vi è alcuna necessità di abbassare il cestello superiore, ma poiché il loro baricentro basso tende a farli scivolare abbastanza facilmente, assicurati di lasciare fra l'uno e l'altro spazio a sufficienza per evitare che si tocchino durante il lavaggio.

Bicchieri di Cristallo

Questi calici venivano creati in antichità sostituendo i composti di calcio presenti nel vetro con il piombo: le più antiche testimonianze di questa metodologia di produzione risalgono al 1400 a.C.

Quando si parla di calici di cristallo è bene controllare le indicazioni fornite della casa madre: aziende diverse consigliano infatti modalità di lavaggio diverse. Alcuni produttori potrebbero avvertire che i loro modelli sono troppo sottili per poter essere lavati in lavastoviglie, mentre altri indicare che questo tipo di lavaggio è sicuro solo se le temperature rimangono al di sotto dei 65°C. È importante, quando si lava il cristallo, l'utilizzo di un detergente delicato come Finish Quantum.

Adesso che conosci nel dettaglio ciascuna tipologia di bicchiere e il suo relativo uso,  potrai invitare familiari e amici a casa tua per una degustazione!  Nel farlo, ricordati sempre di utilizzare i calici per vino, brandy e cocktail responsabilmente. 

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